(ANSA) - SPOLETO (PERUGIA), 11 GEN - "Non vedo ragioni valide
per questa interruzione che rischia di ritardare un processo che
finalmente era decollato": monsignor Renato Boccardo,
arcivescovo di Spoleto-Norcia e presidente della Ceu, torna a
parlare del cambio tra Giovanni Legnini e Guido Castelli quale
commissario per la ricostruzione post terremoto, sottolineando
che "un treno in corsa non va mai fermato". Lo fa in
un'intervista al settimanale La Voce e a Umbria Radio InBlu che
ne hanno diffuso il testo.
Subito dopo l'annuncio dell'avvicendamento, monsignor Boccardo
aveva definito "la non riconferma di Legnini uno schiaffo alle
popolazioni terremotate".
"Sul cambiamento del commissario straordinario per la
ricostruzione ho assunto una posizione critica perché farlo a
sei anni dal sisma, quando finalmente le cose funzionano, mi
sembra proprio un incidente" ha spiegato ora l'arcivescovo. Che
è poi tornato sul lavoro di Legnini. "Tutto l'iter burocratico è
stato snellito e velocizzato: opere pubbliche, case, luoghi di
lavoro, piccole industrie lungo tutta la Valnerina. Tante
operazioni si sono messe in movimento e sono giunte a
conclusione. Questa è la preoccupazione: un treno in corsa non
va mai fermato" ha detto.
Monsignor Boccardo ha comunque ribadito di avere già sentito
il nuovo commissario Castelli. "Dopo tutto il 'can can' che è
venuto fuori - ha spiegato -, mi sono sentito in dovere di
chiamare il nuovo commissario, fargli gli auguri di buon lavoro
e dirgli che da parte mia non c'è nessun dubbio e nessuna
critica sulla sua persona e sul suo operato. Anzi, gli ho
assicurato la nostra collaborazione e il desiderio di continuare
sulla linea che abbiamo sperimentato finora. Ho voluto chiarire
proprio questo, distinguendo la persona e quello che faremo
insieme, dalla modalità che in questo momento mi è sembrata un
po' inopportuna". (ANSA).
Vescovo Norcia, treno in corsa non va fermato
"Non vedo ragioni valide" dice mons. Boccardo su cambio Legnini
