(ANSA) - ROMA, 27 MAR - La Swinging London, la minigonna di
Mary Quant, le visioni da indossare di Ossie Clark, le vetrine
di Carnaby Street e lo sbarco sulla Luna: l'eredità
dell'immaginario estetico degli anni Sessanta, età
rivoluzionaria anche dal punto di vista della moda, sbarca a
Castel San'Angelo con una mostra a cura di Stefano Dominella e
Guillermo Mariotto, intitolata "The Sweet Sixties: narrazioni di
moda", in programma nella sede museale diretta da Mariastella
Margozzi, dal 27 marzo al 21 maggio.
La mostra. Il percorso parte da Carnaby Street, con due look
creati da Mariotto, co-curatore della mostra. Vicine, le
passanti, le cui mise riproducono il look di giovani donne alle
prese con lo shopping nelle boutique cult di Londra. Il
santuario era quello di Mary Quant con le sue minigonne da 40
cm. Nella seconda sala troviamo le stampe naturalistiche e il
plumage colorato di Ken Scott, Il Giardinere della moda, ma
anche il denim e gli angioletti pop di Fiorucci. Nella terza
sala ecco le atmosfere lunari e metalliche di Courrèges, Pierre
Cardin, Paco Rabanne, Valentino Garavani. Un presagio
stilistico, quello della Space Age, che di lì a poco vedrà un
uomo solcare il suolo lunare. Poi è la volta dei colori e dei
ricami con cui l'alta moda vestiva i borghesi per le grandi
occasioni, le tinte audaci, le paillettes iridescenti rivivono
grazie ad una selezione di abiti d'archivio della sartoria
Battilocchi, di Jole Veneziani, Gattinoni, Lancetti, Mila Schön
e Carosa. Infine, nella sala Optical, il ritmo degli Sweet
Sixties in bianco e nero, finisce con il celebrare l'arte di
Giuseppe Capogrossi e l'operato dei Pittori Maledetti di Roma.
(ANSA).
The Sweet Sixties, moda anni '60 a Castel Sant'Angelo
Mostra a cura di Dominella e Mariotto dal 31 marzo al 21 maggio
