
(ANSA) - ROMA, 16 DIC - Dal primo marzo del 2023, coloro che
nel corso del periodo gennaio 2022 - febbraio 2023 abbiano
presentato una domanda di assegno unico e universale per i figli
a carico, accolta e in corso di validità, beneficeranno
dell'erogazione d'ufficio della prestazione da parte dell'Inps,
senza l'onere di presentare una nuova domanda. Potranno, invece,
presentare domanda coloro che non hanno mai fruito dell'Assegno
Unico e quanti avevano prima del 28 febbraio 2023 trasmesso una
istanza che non è stata accolta o non è più attiva. Una misura
di semplificazione per l'utenza, realizzata anche grazie ai
fondi garantiti dal Pnrr, che punta a valorizzare le banche dati
dell'Istituto per rendere alla cittadinanza un servizio
innovativo: i dati dell'istanza, infatti, saranno
automaticamente prelevati dagli archivi dell'Istituto, che
procederà a liquidare la prestazione in continuità. Eventuali
variazioni delle informazioni precedentemente inserite nella
domanda di assegno unico trasmessa a INPS prima del 28 febbraio
2023 (a titolo d'esempio: nascita di figli,
variazione/inserimento della condizione di disabilità,
separazione, variazioni iban, maggiore età dei figli …) dovranno
essere comunicate dai richiedenti, integrando tempestivamente la
domanda già trasmessa. Per quanto attiene la decorrenza della
prestazione, si ricorda che - per le domande presentate entro il
30 giugno del 2023 - l'Assegno è riconosciuto a decorrere dal
mese di marzo del medesimo anno. Per la quantificazione
dell'Assegno permane, per tutti i beneficiari, l'onere di
procedere alla presentazione della nuova DSU per l'anno 2023. In
assenza di una nuova DSU, correttamente attestata, l'importo
dell'Assegno unico e universale sarà calcolato a partire dal
mese di marzo 2023 con riferimento agli importi minimi previsti
dalla normativa. (ANSA).