
(ANSA) - GENOVA, 30 NOV - "L'appello dei commercialisti nei
confronti del Legislatore è affrontare finalmente in modo
organico l'ingorgo di scadenze fiscali del 30 novembre, non con
rinvii dell'ultimo istante, che servono a poco o a nulla". Lo
chiede il presidente della Cassa dottori commercialisti Stefano
Distilli a margine del convegno 'Verso nuove rotte - Strategie e
strumenti di navigazione per i dottori commercialisti di domani'
organizzato a Genova dallo stesso Ente professionale. "Ci sono
due metafore cinematografiche che descrivono la situazione che
vivono oggi i commercialisti: 'Io speriamo che me la cavo' e
'Donne - ma anche uomini - sull'orlo di una crisi di nervi'. -
commenta Distilli - Per i commercialisti nella data del 30
novembre c'è un coacervo e un accavallarsi di scadenze fiscali,
dichiarazioni e adempimenti di tutti i tipi". "Ieri come sempre
all'ultimo istante è giunta la proroga dell'adempimento relativo
agli aiuti di Stato che scadeva oggi. - denuncia - Il problema
del calendario degli adempimenti fiscali va affrontato in modo
strutturale e organico, oggi ci sono troppi adempimenti che si
accavallano o adempimenti ormai inutili perché riguardano dati
già trasmessi all'Agenzia delle Entrate attraverso altre
comunicazioni. Auspichiamo che ci sia più ascolto nei confronti
della nostra professione in modo da permetterci di lavorare
meglio nei momenti cruciali", chiude. (ANSA).