(ANSA) - MILANO, 13 MAG - Il Pnrr è un'occasione per rendere
l'Italia e le aziende italiane attrattive agli occhi degli
investitori esteri, invertendo la tradizione che ha visto il
nostro Paese essere quello con il valore medio più basso in
termini di flussi di Investimenti Diretti Esteri. A dirlo è una
ricerca effettuata da Deloitte, che mette in risalto come il
trend fosse già in parte cambiato negli ultimi anni, ma solo con
il Pnrr potrà avere una svolta decisa.
Nel 2020, infatti, il flussi di Investimenti Diretti Esteri
(IDE) in percentuale al Pil in Italia è stato del 25% contro una
media area Euro del 77%, con l'Italia che, secondo lo studio di
Deloitte, paga una particolare debolezza nel sistema fiscale,
nella disponibilità di infrastrutture, cui si aggiungono le
lentezze burocratiche che rendono l'Italia meno competitiva
nell'attrarre investimenti internazionali e domestici.
Secondo i dati OCSE, infatti, nel 2020 il gettito fiscale
complessivo ammontava a circa il 43% del PIL, inferiore solo
alla Francia, mentre i livelli di evasione fiscale e di
corruzione sono tra i più alti in Europa. Nonostante ciò, però,
il contributo fornito dalle imprese a controllo estero operanti
in Italia in termini di valore aggiunto è cresciuto in media di
circa il 2,4% per anno negli ultimi 10 anni e il Pnrr potrebbe
migliorare ancora di più questa situazione.
"L'Italia non è mai stata in cima alla classifica dei Paesi
più attrattivi per gli investimenti delle imprese estere, ma con
il Pnrr abbiamo un'occasione storica per invertire questo trend
e rendere più attrattivo tutto il nostro tessuto economico. Per
contrastare le criticità ancora esistenti e valorizzare le
capacità attrattive del nostro Paese, dunque, è d'obbligo una
riflessione sull'importanza dell'opportunità fornita dal Pnrr.
In un contesto come quello attuale, infatti, la
tempestiva ed efficace implementazione del PNRR rappresenta
un'occasione irrinunciabile per dare impulso al nostro sistema
produttivo e migliorare l'attrattività verso investimenti
internazionali" ha dichiarato Fabio Pompei, Ceo di Deloitte
Central Mediterranean. (ANSA).
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