(ANSA) - TRIESTE, 01 MAR - Sviluppare la ricerca sulle
tecnologie marittime, marine e delle acque interne: con questo
obiettivo sono state avviate oggi all'Università di Trieste le
attività dello spoke 8 di iNEST, progetto di ricerca sostenuto
dal Pnrr con 110 milioni di euro, che riunisce 24 partner per
potenziare ed estendere i benefici delle tecnologie digitali
alle aree di specializzazione chiave del Nordest: i settori
industriale-manifatturiero, agricoltura, mare, montagna,
edilizia, turismo, cultura, salute e cibo.
L'ecosistema iNEST - spiega una nota dell'ateneo giuliano -
è strutturato in un elemento centrale (hub) a Padova, con
compiti di gestione e coordinamento, e nove nodi (Spoke) nel
Nordest, dove sono localizzate le attività di ricerca che
coinvolgono vari soggetti affiliati. Lo Spoke 8 "Maritime,
marine and inland water technologies: towards the Digital Twin
of the Upper Adriatic" vedrà coinvolti i Dipartimenti di Scienze
della Vita, Matematica e Geoscienze, Ingegneria e Architettura,
Scienze Chimiche e Farmaceutiche.
A questo Spoke contribuiscono anche sette soggetti affiliati:
Università di Trento, Università IUAV di Venezia, Università Ca'
Foscari Venezia, Università degli Studi di Padova, l'Istituto
Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - OGS,
Polo Tecnologico Alto Adriatico Andrea Galvani e Autorità di
Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale.
"L'Università di Trieste - spiega la nota - permetterà
l'interazione tra le varie realtà coinvolte nei settori della
bioeconomia, geoscienze, mezzi marittimi e infrastrutture di
terra per la mobilità sostenibile, intelligenza artificiale e
scienza dei dati, dedicandosi anche agli aspetti organizzativi,
economici e giuridici che governano la transizione verso una
visione e gestione dell'ambiente marino, marittimo e costiero
più integrata e sostenibile". (ANSA).
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