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Servillo porta al Piccolo 'Tre modi per non morire'

In prima assoluta dall'11 al 22 gennaio al teatro studio Melato

(ANSA) - MILANO, 10 GEN - Un viaggio "all'interno della poesia" che per Baudelaire, Dante e i greci è stata una "forma della vita" con "valore e contenuti consegnati soprattutto alla gioventù", Toni Servillo racconta in questo modo 'Tre modi per non morire' di Giuseppe Montesano, coproduzione del Piccolo Teatro con il Teatro di Napoli, che l'attore interpreterà a Milano in prima assoluta dall'11 al 22 gennaio al teatro studio Melato.
    In una sola serata si intrecceranno i diversi autori nei momenti in cui hanno messo in pratica l'arte di non morire.
    "Baudelaire ci interessa nella sua dimensione ribelle, ribelle allo status quo, ribelle alla politica e teso verso una trasformazione che anela al nuovo", spiega Servillo. Dante, invece, "soprattutto occupandosi degli ignavi, cioè di coloro che non fanno né il bene né il male". I greci, infine, sono "i più lontani i e più vicini a noi perché con il teatro inventano il futuro, un futuro che noi ereditiamo ma nei confronti del quale forse non siamo stati all'altezza". Nel mettere in scena questi testi "è come se sentissi la necessità di sottrarre il più possibile la dimensione della finzione, dell'attore sciamano, meravigliosamente mago", ha sottolineato Servillo.
    "Credo che in questa circostanza fosse più importante che un attore testimoniasse, da interprete e senza rinunciare ai valori della recitazione, i testi e gli autori esattamente come un musicista interpreta uno spartito: assolutamente fedele alle note ma comunicando la sua felicità nel sentirsi più vivo esprimendo non se stesso ma quei contenuti".
    La presenza di Toni Servillo sul palcoscenico del teatro studio Melato "eccede la dimensione del teatro in senso stretto per consegnarci una straordinaria avventura di pensiero e di parola attraverso quelle che sono probabilmente le vette del canone occidentale", aggiunge il direttore del Piccolo Claudio Longhi, "un viaggio che Toni ha immaginato di concerto con una delle figure più rilevanti del panorama culturale italiano, Giuseppe Montesano". (ANSA).
   

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