(ANSA) - ROMA, 26 MAR - Dilagante, inarrestabile, ubiquo.
Vittorio Sgarbi pare non volersi fermare nell'aggiungere
esperienze al suo curriculum, denso accademicamente e ora anche
politicamente.
Sottosegretario alla Cultura, neo consigliere regionale in
Lombardia, primo cittadino uscente di Sutri, pro sindaco di
Urbino e ora, dopo avere declinato la candidatura al Comune di
Arpino si propone però come futuro assessore alla cultura del
comune ciociaro noto per avere dato i natali a Cicerone e per
l'annuale Certamen, la gara di versione dal latino che
richiama ogni anno centinaia di liceali da tutto il mondo.
"Non mi candido a sindaco di Arpino ma sono pronto a fare la
mia parte per valorizzare questo splendido Comune. Se lo vorrete
sarò il vostro assessore alla Cultura", ha detto oggi Sgarbi in
una conferenza stampa convocata proprio per comunicare la sua
decisione. Il sottosegretario nei giorni scorsi aveva preso in
considerazione l'ipotesi di raccogliere l'eredità politica del
sindaco civico ad Arpino, Renato Rea, giunto al limite dei due
mandati. Sgarbi è primo cittadino uscente a Sutri, centro della
Tuscia e forse la rinuncia ad Arpino anticipa la voglia di bis
nel centro del Viterbese. Proprio domani comunicherà se vorrà
tentare la carta del secondo mandato sostenuto da una civica
guidata dall'attuale vice Lillo Di Mauro e dalla Lega, mentre
Fratelli d'Italia e Forza Italia hanno già l'accordo per
sostenere Matteo Amori (ANSA).
Sgarbi tuttofare, pronto a essere assessore ad Arpino
Declina candidatura a sindaco, ma non è escluso il bis a Sutri
