(ANSA) - MILANO, 26 GEN - Mettere al centro del mondo
digitale le persone e i loro diritti, sostenere la solidarietà e
l'inclusione, garantire la libertà di scelta online, promuovere
la partecipazione allo spazio pubblico digitale, aumentare la
sicurezza e l'emancipazione delle persone e promuovere la
sostenibilità. Sono i principi e i diritti per il decennio
digitale Ue messi nero su bianco dalla Commissione europea. In
sintesi, il mantra promosso da Bruxelles anche nelle sue più
importanti proposte di legge per regolare il digitale (il
Digital Services Act-Dsa e il Digital Markets Act-Dma) deve
valere per l'intero mondo digitale, dai servizi privati a quelli
forniti dalle pubbliche amministrazioni, dalle scuole alla
sanità: "i diritti e le libertà sanciti dal quadro giuridico
dell'Ue e i valori europei dovrebbero essere rispettati online
come offline". "Vogliamo tecnologie sicure che funzionino per le
persone e che rispettino i nostri diritti e valori. Anche quando
siamo online. E vogliamo che tutti abbiano il potere di prendere
parte attiva nelle nostre società sempre più digitalizzate.
Questa dichiarazione ci fornisce un chiaro punto di
riferimento", ha spiegato la vicepresidente Ue, Margrethe
Vestager.
L'impegno, chiarito dal commissario europeo per il Mercato
interno, è di creare un nuovo standard per il rispetto dei
valori e dei diritti delle persone online. Uno standard
alternativo a quello degli Usa, della Russia e della Cina.
"Vogliamo che gli europei sappiano che possono contare su una
connettività di prim'ordine, un accesso continuo ai servizi
pubblici e uno spazio digitale sicuro ed equo. La dichiarazione
dei diritti e dei principi digitali stabilisce anche una volta
per tutte che ciò che è illegale offline dovrebbe essere
illegale anche online. Miriamo anche a promuovere questi
principi come standard per il mondo intero", ha sottolineato
Breton. (ANSA).