"La dieta non dieta", cibo ed equilibrio
Il 12 febbraio la presentazione ai "Lunedì letterari" a Roma

(ANSA) - ROMA, 1 FEB - Si intitola "LA DIETA NON DIETA", di
Debora Rasi, il libro che verrà presentato il 12 febbraio alle
ore 19 e con il quale si chiude il secondo ciclo dei "Lunedì
letterari di Palazzo Ponziani", presso la casa di Santa
Francesca Romana", in via dei Vascellari 61 nel quartiere
Trastevere, a Roma.
Questo ultimo incontro è dedicato all'alimentazione e viene
collegato ad una più ampia riflessione sul rispetto della natura
e della persona; il tema del cibo è anche legato alla
condivisione con tutti gli esseri dell'universo: è infatti il
tema trattato nella "Laudato Sì" di Papa Francesco, un invito
quindi ad accogliere la proposta di una nuova forma di vivere,
aperta all'altro e al rispetto del creato, contro lo spreco e
per la condivisione. Interverranno alla presentazione
l'antropologa Francesca Serra, Monsignor Antonio Interguglielmi,
Direttore Istituto Santi Spirituali Esercizi e l'autrice Debora
Rasi. Quest'ultima, oncologa, è ricercatore all'Università La
Sapienza e dirigente medico dell'Azienda ospedaliera Sant'Andrea
di Roma. Vanta un'importante attività di ricerca anche
all'estero, presso il Kimmel Cancer Center della Thomas
Jefferson University di Philadelphia. Proprio l'attività di
oncologa e gli studi nel campo della biologia molecolare,
l'hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento
per tutelare la salute.
Sgombrando il campo da una serie di convinzioni erronee,
l'autrice riporta nel volume alle origini di una parola e di una
pratica che la saggezza degli antichi concepiva come "modo di
vivere", come disciplina di tutti gli aspetti della vita
quotidiana che contribuiscono alla nostra salute: insieme al
cibo, anche il movimento, la respirazione, l'esposizione alla
luce naturale del sole, il buon riposo notturno, i pensieri che
pensiamo e le emozioni che proviamo. La cultura moderna ha
stravolto l'armonia di questa visione. "La dieta non dieta"
insegna che è possibile alimentarsi in modo corretto,
dimenticando calcoli e teorie, con un piano articolato in
quattro fasi di un mese ciascuna e accompagnato da pratici menu
tipo e da una raccolta di ricette appetitose e salutari. Così,
aiutandoci a rieducare il gusto alla riscoperta dei sapori
semplici e autentici della tradizione, permette di restituire al
cibo il valore di strumento necessario per preservare vitalità,
energia, salute mentale e spirituale oltre che fisica ed
emozionale.(ANSA).
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