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Giubileo

Presto beati vescovo Orano e monaci di Tibhirine

Papa sancisce martirio. Uccisi 'in odio fede' in Algeria nel '96

Saranno presto beatificati insieme 19 martiri del fondamentalismo in Algeria uccisi tra il 1994 e il 1996, tra i quali il vescovo domenicano di Orano, mons. Pierre-Lucien Claverie, e i sette monaci dell'abbazia trappista di Tibhirine. Ieri il Papa ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei santi a promulgare il decreto sul loro martirio, in quanto uccisi "in odio alla fede".

L'assassinio dei monaci di Tibhirine - raccontato anche da libri e film - accadde nel 1996, quando sette trappisti furono sequestrati dal loro monastero in Algeria, nella notte tra il 26 e il 27 marzo 1996, e uccisi il 21 maggio seguente. Il Monastero di Nostra Signora dell'Atlante, dell'ordine dei Cistercensi della Stretta osservanza (meglio noti come Trappisti), fu fondato nel 1938 a Tibhirine, vicino alla città di Medea, 90 km a sud di Algeri.

In quella notte del marzo 1996 un commando formato da una ventina di uomini armati irruppe nel monastero, sequestrando sette dei nove monaci che ne formavano la comunità, tutti di nazionalità francese. Il sequestro fu rivendicato un mese dopo dal Gruppo Islamico Armato, che propose in cambio alla Francia uno scambio di prigionieri. Dopo inutili trattative, il 21 maggio dello stesso anno i terroristi annunciarono l'uccisione dei monaci, le cui teste furono ritrovate il 30 maggio; i corpi non furono invece mai ritrovati.

I sette monaci erano: Christian de Chergé, 59 anni, monaco dal 1969, in Algeria dal 1971; Luc Dochier, 82 anni, monaco dal 1941, in Algeria dal 1947; Christophe Lebreton, 45 anni, monaco dal 1974, in Algeria dal 1987; Michel Fleury, 52 anni, monaco dal 1981, in Algeria dal 1985; Bruno Lemarchand, 66 anni, monaco dal 1981, in Algeria dal 1990; Celestin Ringeard, 62 anni, monaco dal 1983, in Algeria dal 1987; Paul Favre-Miville, 57 anni, monaco dal 1984, in Algeria dal 1989. Due monaci della comunità scamparono al sequestro, Amedee Noto e Jean-Pierre Schumacher, e dopo la morte dei loro confratelli si trasferirono nel monastero di Fes in Marocco.

I trappisti erano ben consapevoli della situazione di pericolo in cui si trovavano, malgrado ciò decisero di non abbandonare il monastero, per fedeltà alla loro missione. L'assassinio è avvenuto nel periodo della sanguinosa guerra civile algerina, seguita al colpo di Stato del 1992 attuato dai militari per impedire il secondo turno delle elezioni amministrative che molto probabilmente avrebbe dato la maggioranza dei seggi e il potere di modificare la Costituzione al Fronte Islamico di Salvezza (Fis).

Il vescovo di Orano, mons. Claverie, 60 anni, ritornava da una cerimonia proprio in ricordo dei sette monaci trappisti di Nostra Signora dell'Atlante, e venne ucciso, assieme al suo autista, da un ordigno fatto esplodere nel cortile del vescovado con un congegno a distanza, la sera di giovedì 1 agosto 1996. Gli altri martiri che saranno beatificati sono un fratello marista, Henri Verges, quattro padri bianchi, assassinati a Tizi Ouzou all'indomani del Natale 1994, e sei religiose di diverse congregazioni presenti in Algeria.

"Non è un martirio 'contro' ma 'con' il popolo algerino perché anche loro hanno sofferto tanto. Tante persone sono state uccise per la loro fede", ha commentato il postulatore della causa, padre Thomas Georgeon. "Ancora non sappiamo il giorno della beatificazione - ha detto a InBlu Radio -. Il nostro desiderio è di poter celebrare la cerimonia in Algeria, ad Orano, dove mons. Claverie era vescovo e dove egli stesso è morto insieme ad un giovane musulmano".

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