(ANSA) - STRASBURGO, 18 OTT - "Di fronte ai problemi insorti
dopo l'invasione dell'Ucraina, il nostro disappunto è verso la
Commissione perché non ha preventivamente effettuato uno studio
sull'impatto sociale ed economico che si sarebbe generato a
causa dell'ulteriore impulso impresso all'aumento dei prezzi e
alla struttura dei costi delle imprese. L'Ue dovrebbe meditare
sulla soluzione indicata da Keynes nel suo 'How to pay for the
war' del 1939. A 8 mesi dall'inizio della guerra siamo ancora
senza soluzioni condivise e i cittadini europei sono nel dilemma
se pagare bollette o fare la spesa per mangiare mentre le
imprese se pagare i maggiori costi dell'energia innalzando i
prezzi o cessare la produzione, licenziando i propri
dipendenti." Lo sottolinea Antonio Maria Rinaldi,
europarlamentare della Lega e componente della commissione Econ,
nel suo intervento durante la sessione plenaria dell'Eurocamera.
"La situazione finanziaria appare precaria a livelli
pubblici e privati, non avendo predisposto strumenti per
affrontare fin dai primi sintomi una possibile crisi sistemica.
Questa condizione non può legittimare l'iniziativa indipendente
di singoli paesi, che creano gravi asimmetrie nel mercato unico.
Se l'Ue permette che gli Stati intervengano direttamente con
proprie risorse senza offrire alternative, si stabilirà una
concorrenza illecita nel mercato comune europeo, in palese
violazione degli artt. 107 e 108 del Tfue: il caso più evidente
è il piano di aiuti per 200 miliardi di euro varato da Berlino a
supporto al proprio sistema produttivo. Le conseguenze di questa
politica causano disturbi per la stabilità degli accordi europei
proprio nel momento in cui si esamina finalmente la loro
validità in un mondo in rapida evoluzione", conclude. (ANSA).
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