(ANSA) - BOLOGNA, 31 GEN - Potrebbe trovarsi nei pesci la
chiave per studiare malattie neurodegenerative, come quella di
Alzheimer, e per studiare le funzioni complesse del sistema
nervoso, come quelle cognitive. Ad aprire la strada è la ricerca
italiana, condotta dagli zoologi del Dipartimento di Scienza
della vita e biotecnologie dell'Università di Ferrara.
Pubblicata sulla rivista Proceedings of the Royal Society B:
Biological Sciences, la ricerca ha dimostrato che un gene
cruciale per lo sviluppo congnitivo nei mammiferi è altrettanto
importante nei pesci. Questi ultimi possono perciò diventare un
utile modello per studiare malattie complesse, come quelle
neurodegenerative.
Il gene si chiama bdnf e il pesce sul quale è stata
condotta la ricerca è lo zebrafish, da tempo utilizzato nei
laboratori di genetica e che adesso diventa un "nuovo modello
chiave per lo studio del sistema nervoso", osserva il
coordinatore della ricerca, Cristiano Bertolucci. "Lo zebrafish
- prosegue - è riconosciuto come un nuovo modello chiave per lo
studio del sistema nervoso, anche se alcuni ricercatori faticano
a svincolarsi dai modelli tradizionali, come il topo". La
ricerca è perciò il punto di arrivo di un progetto sostenuto fin
dall'inizio dall'Università di Ferrara con finanziamenti per il
laboratorio.
"Questo progetto nasce dall'ipotesi che esistano moduli
cognitivi di base comuni a tutti i vertebrati", dice Tyrone
Lucon-Xiccato, primo autore dello studio. "L'idea si fonda su
dati raccolti in decenni di studi, che fino ad ora non avevano
ancora trovato un riscontro di tipo genetico" . E' emerso così
che i pesci che hanno livelli più alti del gene bdnf
apprendono più velocemente, mentre quando lo stesso gene viene
silenziato si osservano "enormi deficit cognitivi". (ANSA).
Nei pesci la chiave per capire la malattia di Alzheimer
Grazie a un gene cruciale per lo sviluppo cognitivo
