(ANSA) - FIUMARA, 26 SET - E' stato per decenni
l'ambasciatore canoro della "sua" Calabria in Italia e fuori dai
confini nazionali ma negli ani della gavetta ha potuto vantare
anche di essere stato uno dei pochi artisti, se non l'unico
italiano, ad avere frequentato, quando muoveva i primi passi da
emigrante in Germania, condividendo spesso il palco con loro, i
quattro ragazzi d'oro di Liverpool che poi sarebbero diventati i
mitici Beatles. Mino Reitano, artista legato visceralmente alla
sua terra, autore e interprete di canzoni come "Avevo un cuore
che ti amava tanto" o di "Una chitarra, cento illusioni",
"L'uomo e la valigia" e tanti altri brani come "Una ragione di
più", proprio nella cittadina della provincia di Reggio Calabria
che gli diede i natali il 7 dicembre 1944, ha da qualche giorno,
il suo museo pieno zeppo di ricordi, foto, immagini, oggetti
rappresentativi di una straordinaria carriera conclusosi
drammaticamente nel 2009 a soli 64 anni.
Lo spazio espositivo, voluto e realizzato dall'associazione
"Amici di Mino Reitano", è stato inaugurato dalle figlie del
cantautore Giuseppina Elena e Grazia Benedetta, la vedova
Patrizia Vernola ha inviato un messaggio video, e presenta un
percorso con spartiti e strumenti musicali, gigantografie e
dischi originali passando per riconoscimenti e abiti di scena.
Tante le persone che hanno voluto essere presenti per
condividere con gli organizzatori e la comunità di Fiumara
quest'emozione speciale.
Dopo il taglio del nastro, sottolineato da applausi, sorrisi e
lacrime accompagnate dalla voce e dalle note di "Calabria mia",
è stato anche trasmesso un video-ricordo di Orietta Berti che
ha voluto ricordare l'amico e collega. "Eravamo quasi sempre
ospiti delle stesse trasmissioni - ha detto - ed abbiamo passato
insieme tante ore dietro le quinte. Era una persona molto buona
e mi è rimasto nel cuore perché molto sensibile, peccato sia
andato via troppo presto".
"Da questa splendida serata - hanno detto Giuseppina Elena e
Grazia Benedetta Reitano - ci portiamo via l'amore delle persone
che sono state con noi. La gente di Fiumara e non solo, la
nostra gente ci ha fatto emozionare. Ci portiamo via questo
grande riconoscimento per papà, un museo meraviglioso". (ANSA).
