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Energia:Coldiretti Toscana,stop basilico e taglio produzioni

Redazione ANSA FIRENZE
(ANSA) - FIRENZE, 20 DIC - Lo stop alla coltivazione in serra di basilico in un'azienda floricola produttrice di piante aromatiche di Viareggio (Lucca) dopo venti anni di produzione interrotta, ma a rischio ci sono anche le produzioni 'più energivore' come nel caso di Stelle di Natale, lilium, crisantemina, ciclamino e rose a causa del caro energia. E' quanto denuncia Coldiretti Toscana secondi cui il caso dell'azienda agricola di Viareggio è emblematico delle difficoltà di 2.500 imprese florovivaistiche della regione.

"Le aziende florovivaistiche sono le più penalizzate dagli straripanti rincari energetici - spiega in una nota Fabrizio Filippi, presidente Coldiretti Toscana -. Il costo del gasolio è aumentato del 110% e questo rende non più sostenibile la coltivazione di varietà di fiori e piante il cui ciclo vegetativo ha bisogno di calore costante anche per molti mesi ma anche di illuminazione Le imprese stanno facendo fronte quasi interamente ai rincari per non essere tagliato fuori dalla rete commerciale. Le imprese non hanno alcuna certezze di fronte ai costi dell'energia elettrica e del gas, che stanno subendo fluttuazioni continue delle quotazioni con il rischio crack per i vivai ed effetti pesantissimi sull'occupazione. E se in altri settori si cerca di concentrare le operazioni colturali nelle ore di minor costo dell'energia elettrica le imprese florovivaistiche non possono interrompere le attività pena la morte delle piante o la mancata fioritura per prodotti agricoli altamente deperibili". Per Coldiretti Toscana "le aziende florovivaistiche stanno affrontando aumenti di costi a valanga, come +250% per i fertilizzanti, +110% per il gasolio, +15% per i fitosanitari contro i parassiti, +45% per i servizi di noleggio, secondo gli ultimi dati Crea. Ma gli incrementi colpiscono anche gli imballaggi, dalla plastica per i vasetti dei fiori (+72%) al vetro (+40%) fino alla carta (+31%) per i quali peraltro si allungano anche i tempi di consegna, in qualche caso addirittura quintuplicati". (ANSA).

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