(ANSA) - SHARM EL-SHEIKH, 14 NOV - I quattro maggiori
emettitori mondiali di gas serra (Cina, Stati Uniti, Unione
Europea e India) stanno accelerando più del previsto la loro
transizione ecologica, spinti dalla crisi energetica e da
poderosi investimenti di governi e di privati verso fonti
rinnovabili, veicoli elettrici e riscaldamento a basse
emissioni. Questo dovrebbe permettere almeno ai primi tre di
rispettare i loro impegni di riduzione delle emissioni presi
nell'ambito dell'Accordo di Parigi, e quindi rendere meno
difficile del previsto mantenere il riscaldamento globale entro
1,5 gradi dai livelli pre-industriali. Lo sostiene un rapporto
del centro studi Energy and Climate Intelligence Unit (Eciu),
presentato alla Cop27 di Sharm el-Sheik.
Il rapporto di Eciu rivela che la Cina quest'anno installerà
165 gigawatt di nuova potenza rinnovabile, il 25% in più
dell'anno scorso: le vendite di auto elettriche nel paese
raddoppieranno rispetto al 2021, arrivando a 6 milioni di nuovi
veicoli. Gli Stati Uniti nel 2022 saranno secondi solo alla Cina
per installazione di nuove fonti solari e fotovoltaiche: le
stime prevedono che nel 2030 le fonti pulite genereranno l'85%
dell'elettricità nel paese, e le auto elettriche saranno la metà
delle nuove auto vendute. Nell'Unione europea l'esigenza di
sostituire il gas russo porterà ad una forte accelerazione della
transizione ecologica. L'India in questo decennio svilupperà in
modo consistente il settore delle rinnovabili, in particolare il
solare, mentre il carbone diventerà sempre meno profittevole nel
paese: la diffusione di auto elettriche e riscaldamento a basse
emissioni permetterà all'India di raggiungere il suo obiettivo
di zero emissioni nette al 2070. (ANSA).
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