(ANSA) - TERAMO, 21 OTT - La prima sede dell'Agenzia di
Integrazione Continuità Ospedale-Territorio (Agicot), per la
presa in carico dell'anziano dopo le dimissioni, è stata
inaugurata oggi nel terzo lotto dell'ospedale Mazzini e dalla
prossima settimana accoglierà i primi 20 pazienti. Alla
cerimonia hanno partecipato l'assessore regionale alla Salute
Nicoletta Verì, la direzione strategica della Asl, il gruppo di
lavoro del progetto, il personale, il sindaco Gianguido
D'Alberto, il presidente del Comitato ristretto dei sindaci e il
vescovo Lorenzo Leuzzi, il quale ha benedetto la struttura.
La sede è stata realizzata con un bando ministeriale sulla
sperimentazione di strutture di prossimità, attreverso un fondo
di circa 1,1 milioni di euro. Il progetto è in collaborazione
con l'Università di Firenze. Il progetto parte dalla felice
esperienza dei Naiot, organizzazione innovativa della Asl di
Teramo che finora si è occupata delle dimissioni protette di più
di quattromila anziani. La centrale operativa Agicot si occuperà
di coordinare tutti gli interventi socio-sanitari dalle
dimissione del paziente dall'ospedale in poi.
"La Asl di Teramo è capofila di un progetto regionale che
sarà esteso a tutto l'Abruzzo e poi portato a livello
nazionale", ha annunciato l'assessore Verì. "Il progetto è
precursore di quella che sarà la nuova rete assistenziale,
prevista dal Dm 77. Il servizio sanitario si prenderà cura di
lui per tutta la prospettiva di vita". "Adesione entusiasta e
partecipata di tutto il personale della Asl, compresi alcuni
medici di medicina generale. Grande interesse anche nel
personale coinvolto degli enti d'ambito", ha detto Di Giosia,
"questo è un segnale molto positivo: significa che noi abbiamo
intercettato un'esigenza forte che proviene dalla società, cioè
la presa in carico dell'anziano fragile. Il fatto che la sede di
Teramo sia aperta al Mazzini costituisce un ulteriore
potenziamento dell'ospedale nella sua funzione di connessione
con il territorio. La presenza in questa sede consentirà una
dimissione protetta più efficace e un avvicinamento della sanità
ai suoi cittadini".
Secondo il docente ordinario della facoltà di Medicina e
Chirurgia dell'Università di Firenze, Niccolò Persiani, il quale
ha elaborato il progetto insieme a un gruppo di lavoro della Asl
di Teramo coordinato da Valerio Profeta, direttore del
Coordinamento assistenza sanitaria territoriale dell'azienda
sanitaria teramana, "la Asl, coinvolta in un modello
organizzativo straordinario e innovativo, si è aperta a tutti i
soggetti che si prendono cura dell'anziano fragile"."Da questa
sede Agicot - spiega Persiani - non usciranno diagnosi o cure,
ma un progetto di vita che indicherà come gestire la fragilità
dell'anziano nella sua famiglia, nella sua comunità".
Il ruolo dei sindaci è stato sottolineato da D'Alberto, che
ha evidenziato come "i Comuni facciano da cerniera con il
territorio e facciano dialogare la pianificazione sanitaria con
quella sociale". Valerio Profeta ha spiegato che sarà un'equipe
multiprofessionale a definire, ottimizzare, attivare e
monitorare il percorso più appropriato non solo nella fase della
dimissione ospedaliera ma anche tra i diversi percorsi
assistenziali del territorio. "Il primo passo è l'empowerment
del caregiver familiare, dopo il personale della centrale
operativa Agicot seguirà il paziente telefonicamente e con
visite domiciliari periodiche (mediche o infermieristiche), si
occuperà di coordinare le diverse attività. Altro compito è
individuare di quali interventi di natura sociale abbia bisogno
l'anziano fragile (ad esempio abitativi o economici).
L'obiettivo è evitare che l'anziano si riacutizzi e abbia
bisogno di un nuovo ricovero ospedaliero e anche evitare
l'istituzionalizzazione del paziente in una casa di riposo".
(ANSA).
Anziani: progetto Agicot, prima sede inaugurata a Teramo
Assistenza di prossimità per anziani dopo dimissioni da Mazzini
