(ANSA) - GENOVA, 30 NOV - Stop all'ingorgo fiscale del 30
novembre a cui è necessario rimediare con un intervento organico
e non rinvii dell'ultimo minuto. E' quanto chiedono al governo i
dottori commercialisti riuniti a Genova per l'appuntamento
"Previdenza in tour2022 Verso nuove rotte - Strategie e
strumenti di navigazione per i dottori commercialisti di domani'
organizzato dalla loro Cassa.
"Ci sono due metafore cinematografiche che descrivono la
situazione che vivono oggi i commercialisti: 'Io speriamo che me
la cavo' e 'Donne - ma anche uomini - sull'orlo di una crisi di
nervi'", afferma il presidente Stefano Pistilli, "Auspichiamo
che ci sia più ascolto nei confronti della nostra professione in
modo da permetterci di lavorare meglio nei momenti cruciali". La
professione comunque gode di buona salute. Secondo un sondaggio
di Swg commissionato per l'occasione un professionista su due
dice di aver aumentato il reddito con un incremento che ha
riguardato soprattutto i professionisti che hanno un'attività
solida e ben avviata: 60% di casi per quelli con redditi oltre
100 mila euro e quasi 50% dei casi per quelli tra 50 e 100 mila
euro. Solo un professionista su 5 segnala un andamento in calo.
Conti che fanno bene alla Cassa: "Prevediamo di chiudere il
bilancio 2023 con un avanzo di 598 milioni, in miglioramento
rispetto al pre consuntivo 2022 di 331 milioni, gli iscritti
sono 73 mila e prevediamo una crescita di 1.000-1.200 unità
l'anno prossimo al netto delle cancellazioni e dei
pensionamenti", ha detto il vicepresidente della Cassa Dottori
Commercialisti Michele Pirotta con la previsione di gestire un
patrimonio netto in crescita ben oltre i 10 miliardi.
E a sottolineare il ruolo della Cassa non solo per gli
iscritti ma per il Paese è stata la ministra del Marina
Calderone. "Nel lungo periodo le Casse delle libere professioni
si sono contraddistinte anche per la loro vocazione di
investitori istituzionali a sostegno dei percorsi di ripresa e
di crescita del Paese", ha scritto in un messaggio la ministra,
ricordando che : "negli ultimi anni il comparto ha dato prova di
grande responsabilità rispetto alle iniziative d'investimento in
progetti di made in Italy. Un supporto strategico al nostro
tessuto produttivo, chiamato ad affrontare le grandi sfide delle
transizioni in corso, che auspico possa trovare conferma anche
in futuro". (ANSA).