di Massimo D'Antoni
(ANSA) - SCIACCA, 29 NOV - Si intitola "Liberarsi dalla
violenza" un progetto di lettura e scrittura creativa destinato
ai detenuti della casa circondariale di Sciacca (Agrigento). A
coordinarlo: la psicoterapeuta Maria Grazia Bonsignore. "I
partecipanti al progetto - dice - sono giovani poco più che
ventenni. Il nostro obiettivo è quello di sensibilizzarli
svolgendo insieme a loro, attraverso la letteratura, azioni di
prevenzione e cura delle relazioni funzionali e disfunzionali,
della sofferenza, delle opportunità e degli stimoli per dare
loro delle alternative rispetto ad un destino che non può e non
deve essere segnato".
Ne sono venuti fuori confronti ed espressione dei sentimenti
dei detenuti sotto forma di scritti, poesie e riflessioni. Come
quella di Carmelo, 23 anni, di Canicattì, tuttora in attesa di
sentenza di primo grado nel processo in cui è imputato per
spaccio di droga: "Siamo noi a scegliere cosa fare della nostra
vita, io per ora sono in carcere, ma vorrei che questo fosse il
punto da cui ripartire per una vita migliore con la mia ragazza,
che mi aspetta fuori".
È in attesa di sentenza anche Giovanni, ventenne di Motta
Camastra, piccolo comune del Messinese, coinvolto insieme al
padre (detenuto in un altro carcere) in un'operazione antidroga.
Ed è proprio al padre che Giovanni ha dedicato una poesia, che
in un passaggio dice: "Papà, non smettere di sognare. Un giorno
torneremo ad abbracciarci".
Sta scontando una pena definitiva a 3 anni e 8 mesi per
rapina infine Gaetano, anche lui 20 anni, di Catania, quartiere
Librino: "Frequento istituti di pena da quando avevo 15 anni, ma
ora mi sono stancato. Ho tutta la vita davanti, quando uscirò
vorrò viverla al meglio".
Alcune delle poesie sono state presentate al concorso
letterario riservato ai detenuti delle carceri italiane "Carlo
Castelli", promosso ogni anno dalla società San Vincenzo De
Paoli con il patrocinio di Camera e Senato. Concorso nel quale
il progetto "Liberarsi dalla violenza" ha ottenuto una menzione
speciale.
"Questo progetto - dice Giovanna Re, direttrice della casa
circondariale di Sciacca - dimostra che è possibile
intraprendere altri percorsi di vita, avendo come riferimento
modelli comportamentali che non siano quelli della
sopraffazione, della prevaricazione e dell'abuso. I nostri
detenuti, attraverso questo progetto di lettura e scrittura
creativa, hanno avuto gli strumenti per conoscere forme
espressive virtuose. I risultati sono arrivati, e di questo
siamo orgogliosi, perché indicano la via verso il riscatto
sociale di questi ragazzi". Durante la Giornata contro la
violenza sulle donne i detenuti hanno prodotto un lavoro
contenente pensieri e considerazioni.
E all'interno del progetto "Liberarsi dalla violenza" è stata
organizzata la presentazione del romanzo della giovane
scrittrice Valeria Gargiullo dal titolo "Mai stati innocenti",
pubblicato da Salani, che racconta una storia di marginalità
sociale nel quartiere di Campo dell'Oro, nel comune di
Civitavecchia, dove l'autrice è nata. "Io per prima mi sono
salvata grazie alla cultura", ha detto la Gargiullo. All'interno
del progetto, infine, la titolare della libreria Ubik di Sciacca
Ornella Gulino ha donato alla biblioteca del carcere una
cinquantina di libri. (ANSA).
ANSA/ Carceri: a Sciacca corso di scrittura per detenuti
Direttrice,dati strumenti a giovani per scegliere altri percorsi
