(ANSA) - BARI, 16 MAR - Il consiglio di amministrazione di
Acquedotto Pugliese ha approvato la gara, per circa cento
milioni di euro, in parte derivanti dai fondi del Pnrr, "per
dotare l'Italia del più grande dissalatore a osmosi inversa, il
primo impianto continentale a uso civile del Paese". Lo rende
noto Aqp in un comunicato. Il dissalatore nella provincia di
Taranto, sulle sorgenti salmastre del fiume Tara, sarà un'opera
"strategica e integrata con lo schema di adduzione a servizio
della Puglia".
L'impianto, che dovrebbe entrare in funzione entro la metà del
2026, avrà una potenzialità di 55.400 metri cubi al giorno circa
di acqua potabile ed è stato progettato per produrre ogni giorno
l'equivalente del fabbisogno idrico giornaliero di 385mila
persone (quasi un quarto della popolazione dell'intera penisola
salentina).
"Prelevando le acque salmastre del fiume Tara, caratterizzate
da un grado di salinità relativamente basso in luogo di quella
marina molto più salata, sarà limitato il consumo di energia
elettrica e l'impatto dell'opera sull'ambiente" spiega il
presidente di Aqp, Domenico Laforgia. Secondo il presidente
della Regione Puglia, Michele Emiliano, "si potrà far fronte
all'incremento delle richieste estive e si potrà ridurre nel
contempo il prelievo della risorsa dai pozzi, contribuendo al
miglioramento dello stato delle falde sotterranee". "Un modo -
aggiunge il governatore - per conferire al nostro sistema di
approvvigionamento idrico una maggiore resilienza e capacità di
reagire alle crisi idriche, in un momento storico caratterizzato
dai segni del cambiamento climatico". (ANSA).
Aqp realizza in Puglia dissalatore da 100 milioni
Impianto ad uso civile nel Tarantino, 'il più grande d'Italia'
