(ANSA) - ROMA, 21 MAR - Ritardi nella piantumazione degli
alberi, oltre all'inefficacia della loro messa a dimora, con
piante rinvenute, in alcuni casi, già secche: lo rileva la Corte
dei Conti che ha messo sotto la lente i programmi vecchi e nuovi
di tutela del verde urbano ed extraurbano in alcune città.
"Ammontano a 330 milioni di euro - ricorda la magistratura
contabile - le risorse Pnrr destinate alla 'Tutela e
valorizzazione del verde urbano ed extraurbano', investimento
legato alla realizzazione dei due obiettivi europei relativi
alla piantumazione di 1.650.000 alberi entro il 31 dicembre 2022
e di altri 6.600.000 entro la fine del 2024". La Corte dei conti
ha analizzato lo stato di avanzamento del progetto Pnrr legato
allo sviluppo delle aree verdi in 14 città metropolitane
italiane esposte a problemi ambientali e di inquinamento
atmosferico, tra cui Milano, Roma, Torino, Genova, Bari e
Messina.
Le criticità riscontrate dalla Corte riguardano sia i
progetti già finanziati con risorse nazionali e poi confluiti
nel Pnrr (i "progetti in essere") - per i quali sono stati
riscontrati ritardi nella piantumazione degli alberi, oltre
all'inefficacia della loro messa a dimora, con piante rinvenute,
in alcuni casi, già secche - sia i progetti cosiddetti "nuovi",
per i quali la piantumazione è risultata appena avviata.
I controlli svolti dai Comandi territoriali dei Carabinieri
hanno rilevato che solo alcune Città metropolitane sono andate
oltre la fase di progettazione e la quasi totalità di esse ha
piantato in vivaio semplici semi, invece di collocare piante già
cresciute .
I magistrati contabili, dubitando dell'effettiva equivalenza tra
coltivazione dei semi e piantumazione di alberi già adulti hanno
invitato - ai fini della corretta realizzazione del progetto -
il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica ad
acquisire un pronunciamento certo in materia da parte della
Commissione Europea e a vigilare sia sulla corretta ed efficace
esecuzione dei lavori in ogni Città interessata, sia sulla
tempestiva attuazione delle fasi successive del Piano, per
scongiurare ritardi in grado di pregiudicare il raggiungimento
dell'obiettivo legato ai 6.600.000 alberi da piantare entro il
31 dicembre 2024. (ANSA).
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