(ANSA) - BOLOGNA, 14 GIU - Sul fronte industriale, partito
bene - con un primo trimestre segnato da "una ripresa a ritmo
sostenuto e con un notevole recupero" rispetto allo stesso
periodo dell'anno precedente - il 2022 vede ora "messo in
discussione il quadro di dinamicità" registrato nel primo
scorcio, a causa della difficile congiuntura a livello
internazionale; dell'inflazione, con l'aumento dei prezzi di
materie prime ed energia; e della crisi geopolitica che
"rappresentano dei fattori di freno". E' quanto emerge
dall'indagine congiunturale sull'industria manifatturiera
regionale realizzata in collaborazione tra Unioncamere
Emilia-Romagna, Confindustria Emilia-Romagna e Intesa Sanpaolo.
Guardando ai numeri archiviati nei primi tre mesi dell'anno
il volume della produzione dell'industria in senso stretto ha
registrato un incremento dell'8% mentre il fatturato è avanzato
dell'11% (con quello estero a crescere del 9,6%),
l'acquisizione degli ordini è salita del 9,4%. e il grado di
utilizzo degli impianti è giunto fino al 79,7% ,il valore più
elevato da fine 2014.
Tra i diversi comparti quello alimentare ha riportato un
fatturato in crescita dell'8% e una produzione in progresso del
5,2%. Bene anche la moda (+12,2% il fatturato, +10,6% la
produzione); la piccola industria del legno e del mobile (+11,7%
il fatturato, +7% la produzione); l'industria metallurgica e
delle lavorazioni metalliche (+11,4% il fatturato, +8% la
produzione); le industrie meccaniche, elettriche e dei mezzi di
trasporto (fatturato + 12,3% produzione +9,6%) .
Sul fronte dimensionale per le piccole imprese la produzione
è salita del 5,3% e il fatturato del 6,7%; per quelle medie
l'aumento della produzione è stato del 7,6% e del fatturato
dell'8,9% mentre le imprese medio-grandi hanno visto crescere
la produzione del 9,2% e il fatturato del 14%.
Quanto alle esportazioni manifatturiere emiliano-romagnole
queste sono risultate pari a quasi 20.072 milioni pari al 14,6%
dell'export nazionale, e hanno fatto segnare un incremento del
24,7% rispetto al primo trimestre del 2021 e sono risultate
superiori del 28% alle vendite estere dello stesso periodo del
2019.
A fine marzo le imprese dell'industria in senso stretto
attive risultavano essere 43.373 (pari al 10,8% delle aziende
della regione), con una leggera diminuzione corrispondente a 170
imprese (-0,4%) rispetto all'anno precedente. (ANSA).
Industria:E-R; studio, ripresa sostenuta ma pesa geopolitica
Analisi di Unioncamere E-R, Confindustria E-R e Intesa Sanpaolo
