(ANSA) - TORINO, 31 GEN - Nel 2022 in Piemonte la cassa
integrazione ha registrato un balzo del 52,1% rispetto al 2019,
prima dello scoppio della pandemia. Secondo i dati della Uil,
sono state richieste 42 milioni ore di cassa integrazione
(ordinaria, straordinaria e in deroga), in aumento del 29,6% e
8,3 milioni di ore dei fondi di solidarietà gestiti dall'Inps
(che coprono i lavoratori privi di strumenti di sostegno al
reddito), in crescita del 1.151,8%. In tutto, quindi, sono state
utilizzate 50,4 milioni di ore di ammortizzatori sociali
(+52,1%). A livello nazionale l'incremento è stato del 115,2%.
Il Piemonte è la quarta regione per uso degli ammortizzatori
sociali, dopo Lombardia, Lazio e Veneto.
Tra le province hanno registrato i maggiori incrementi Asti
(+222,3%), Cuneo (+157,3%), Alessandria (+53,4), l'unica con un
segno negativo è Vercelli -13,2%. Torino, con 27,2 milioni di
ore, è la terza provincia per utilizzo di cassa in Italia, dopo
Roma e Milano. "C'è stato un utilizzo eccezionale - commenta il
segretario generale della Uil Piemonte, Gianni Cortese - di
ammortizzatori sociali negli anni 2020 e 2021. Preferiamo
confrontare l'anno appena trascorso con il 2019 ante Covid. I
dati confermano le difficoltà della regione e fanno aumentare le
preoccupazioni, in particolare se associati all'aumento della
precarietà e della povertà, perché si tratta di fattori che
minano il tessuto sociale e aumentano le disuguaglianze. Per
invertire il trend bisognerebbe utilizzare efficacemente i fondi
del Pnrr e quelli del settennato europeo, parzialmente erosi
dall'inflazione derivante dall'aumento dei costi di beni e
servizi. Un effetto moltiplicatore degli investimenti sarebbe
possibile con una sapiente regia politica delle istituzioni e
con il coinvolgimento vero delle forze sociali". (ANSA).
Lavoro: Uil, +52% cassa integrazione rispetto al 2019
Cortese, usare in modo efficace i fondi europei e del Pnrr
