(ANSA) - MILANO, 20 MAR - In Lombardia i dati del
monitoraggio confermano che la situazione attuale di crisi
idrica è analoga se non peggiore rispetto al 2022: mancano oltre
2 miliardi di metri cubi d'acqua e la risorsa idrica disponibile
presenta un deficit del 60% rispetto ai valori medi del periodo.
Lo scorso anno negli stessi giorni il deficit era del 57%.
A fornire i dati ci ha pensato l'assessore alla Montagna
della Regione Lombardia Massimo Sertori, che oggi ha
partecipato, alla Triennale di Milano, alla prima edizione del
Forum Siccità.
"Se non ci saranno precipitazioni nei prossimi mesi di
aprile e maggio ci attendiamo una gestione emergenziale simile a
quella del 2022 - ha spiegato - per fronteggiare la crisi è
necessaria la collaborazione di tutti i soggetti produttivi che
utilizzano la risorsa idrica".
Nei tavoli organizzati a gennaio con gli enti regolatori dei
laghi, i gestori idroelettrici, Terna, le associazioni di
categoria del mondo irriguo ed agricolo, Upl, Anci e gli enti
parco, "Regione Lombardia ha avviato le interlocuzioni con i
gestori dei laghi regolati per trattenere più risorsa possibile
nei grandi laghi" e chiesto agli operatori idroelettrici "di
attivarsi a trattenere più risorsa possibile negli invasi
montani, raccogliendo già la disponibilità di Terna, gestore
nazionale del sistema elettrico".
Secondo l'assessore, se quello che è accaduto con la siccità
negli ultimi due anni "dovesse diventare la nuova normalità",
questo dovrà comportare "inevitabilmente un adattamento del
sistema produttivo irriguo-agricolo lombardo".
Ad ogni modo "è importante che vi sia una chiarezza di ruoli
e competenze tra Stato e Regioni - ha concluso Sertori - e che
si superi la continua oscillazione tra centralizzazione e
regionalizzazione in determinati settori". (ANSA).
In Lombardia manca il 60% di risorse idriche rispetto alla media
A Milano il primo forum sulla siccità, si va verso l'emergenza
