(ANSA) - BRUXELLES, 18 MAG - "Le leggi sulla blasfemia sono
un'infamia che colpisce molte persone in Pakistan, credenti e
non credenti di tutte le fedi religiose. Purtroppo negli ultimi
anni abbiamo assistito a una crescente radicalizzazione della
società pakistana. Dal 1986 ad oggi, le vittime sono salite a
oltre 4mila, soprattutto cristiani, e il dato è in continuo
aumento". Così in una nota Carlo Fidanza, eurodeputato di
Fratelli d'Italia-Ecr e co-presidente dell'Intergruppo per la
libertà religiosa del Parlamento europeo insieme al collega
olandese Peter Van Dalen, dopo l'incontro organizzato
dall'Intergruppo con i coniugi pakistani, Shagufta Kausar e
Shafqat Emmanuel, coppia, accusata ingiustamente di blasfemia
nel 2013.
"L'accusa di blasfemia è diventata la scorciatoia per atroci
vendette e regolamenti di conti. Un'arma letale nelle mani dei
fanatici che la brandiscono anche in mancanza di giusto
processo, per creare consenso o per colpire le minoranze
religiose", prosegue la nota.
"Una tragedia mondiale, come ci dimostra la tragica notizia che
abbiamo ricevuto dalla Nigeria dove Deborah Samuel, una
studentessa cristiana, è stata accusata di blasfemia e lapidata.
L'Europa deve continuare a battersi per difendere i diritti
umani dei milioni di cristiani perseguitati in tutto il mondo",
conclude Fidanza. (ANSA).
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