(ANSA) - BELGRADO, 23 FEB - Il presidente sloveno Borut Pahor
porgerà scuse formali alle 25.671 persone, principalmente
originarie di altre repubbliche della Jugoslavia ma residenti in
Slovenia, che furono illegalmente cancellate dal registro
sloveno dei residenti permanenti nel 1992, dopo che la Slovenia
aveva dichiarato la sua indipendenza,. Lo ha raccontato
l'agenzia di stampa slovena STA. Pahor farà il passo venerdì
prossimo, alla vigilia del 30/mo anniversario della
cancellazione dei cosiddetti 'izbrisani', ha annunciato martedì
il gabinetto del presidente sloveno.
Sia nel 1999 che nel 2003, la Corte costituzionale slovena
aveva stabilito che la cancellazione fu una mossa
incostituzionale. Una decisione simile era stata adottata anche
dalla Corte europea dei diritti dell'uomo (Cedu) nel 2012, ha
ricordato la STA. La Cedu aveva stabilito che Lubiana violò i
diritti umani dei 'cancellati', compreso quello alla protezione
della vita privata e familiare e il divieto di discriminazione.
"Amnesty Slovenia accoglie con favore l'annuncio del
Presidente della Repubblica Borut Pahor, che si scuserà a nome
proprio e dello Stato per la cancellazione," ossia "l'atto
illegale di eliminare 25.671 persone dal registro permanente
della popolazione, trent'anni fa ," ha commentato su Twitter
Amnesty International (AI) Slovenia, ricordando che AI ;;"ha
combattuto per molti anni a fianco dei cancellati" e a favore di
"scuse ufficiali a nome dello stato" da porgere agli izbrisani.
(ANSA).
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