(ANSA) - CATANZARO, 22 MAR - Una famiglia calabrese su due
non si fida a bere l'acqua del rubinetto e l'acquista
confezionata. Lo attesta l'ultimo report dell'Istat secondo cui
nella regione il consumo di acqua minerale in bottiglia riguarda
51,1% delle famiglie, molto più alta della media nazionale che è
pari al 29,4%. A rilevarlo è Assoutenti che in occasione della
Giornata Mondiale dell'acqua lancia l'allarme sull'aumento dei
prezzi delle acque minerali.
"Nel 2022 i consumi di acque minerali - sottolinea
l'associazione - hanno raggiunto quota 14,9 miliardi di litri
con un aumento del 9% sul 2021 e una media pro-capite pari a 252
litri. Si tratta di uno dei beni alimentari che nell'ultimo anno
ha subito i maggiori incrementi dei listini. In base all'ultimo
dato Istat sull'inflazione, un litro di acqua costa oggi in
media il 15% in più rispetto allo scorso anno. Prezzi schizzati
alle stelle anche per effetto dei maggiori consumi da parte
degli italiani, ma che appaiono estremamente diversificati sul
territorio".
La provincia calabrese più economica per quanto concerne i
prezzi per una confezione di 6 bottiglie da 1,5 litri, è quella
di Catanzaro con 1,77, seguita da Reggio Calabria (1,96),
Cosenza (1,97).
"Gli italiani pagano a caro prezzo i problemi della rete idrica
e la pessima gestione dell'acqua nel nostro paese - afferma il
presidente di Assoutenti Furio Truzzi - e subiscono rincari dei
prezzi astronomici se decidono di optare per le acque minerali.
Per questo vediamo con favore la nascita di un Commissario
straordinario, a cui chiediamo di indagare da subito sul
business delle acque in bottiglie che garantisce enormi profitti
ai privati a fronte di canoni irrisori pagati allo Stato, e di
puntare il faro sui piani di emergenza idrica che rappresentano
un obbligo di legge in capo alle Ato e ai gestori del servizio
idrico". (ANSA).
Acqua:Assoutenti,in Calabria minerale in una famiglia su 2
In provincia di Catanzaro i prezzi più economici, 1,77 euro
