(ANSA) - PADOVA, 07 MAR - All'Istituto Italiano di Tecnologia
"stiamo preparando il nostro nuovo piano strategico, che ci
verrà impegnati fino al 2030, e il sottotitolo è 'AI First',
prima l'intelligenza artificiale. Questo perché l'impatto che
ormai sta avendo sul modo di fare scienza è talmente forte che
anche noi ricercatori dobbiamo adeguarci e fare una nostra
personale transizione digitale, per raccogliere dati e avere
algoritmi sempre più sofisticati per poterli analizzare. E' una
sinergia, una possibilità enorme e dobbiamo farlo per non
rimanere indietro". Lo ha affermato Giorgio Metta, direttore
scientifico dell'IIT, a margine della Conferenza delle Addette e
degli Addetti Scientifici e Spaziali a Padova. "Ormai abbiamo
visto che a livello internazionale i migliori regolatori si
stanno attrezzando in questi termini: laboratori robotizzati e
l'uso dell'IA nella costruzione di nuovi esperimenti.
Apparentemente materie che potrebbero sembrare lontane in realtà
si stanno contaminando con queste nuove tecnologie", ha
sottolineato.
Come IIT "vogliamo ancora di più internazionalizzarci e
collegarci col mondo, sia della ricerca sia quello produttivo e
delle aziende, per cui avere un network è un'opportunità
immensa. Allo stesso tempo, vogliamo cercare di portare in
Italia dei talenti. Abbiamo tantissimi progetti e questo è un
molto interessante dal punto di vista dei finanziamenti col
Pnrr. Portare in Italia dei talenti è necessario, perché
altrimenti realizzare progetti è molto difficile", ha
evidenziato Metta.
Sulle difficoltà nel far arrivare ricercatori in Italia,
sottolineate dalla presidente del Cnr Maria Chiara Carrozza,
come istituto "abbiamo trovato due cose che ci hanno aiutato: la
nostra infrastruttura, con laboratori allo stato dell'arte, di
altissima qualità e macchinari quasi unici, i ricercatori sono
attratti da queste risorse. Inoltre, la possibilità salariale e
gli sgravi fiscali per il rientro dei cervelli sono stati molto
utili", ha spiegato. (ANSA).
